contemporary_city
talk open studios exibitions walk show
Una rassegna che guarda alla città come a una laboratorio. Una mostra che nasconde un ‘altra mostra, così come una città nasconde sempre un’altra città. Una città in movimento, dove le condizioni urbane, sociali ed economiche cambiano con estrema rapidità, un territorio che può darci radici ma, allo stesso tempo, differenziarsi in relazione agli altri, ospitare ed essere ospitata contemporaneamente. Città in movimento, sempre mobili, sempre in pericolo, tuttavia capaci di prendersi cura di se stesse. Un’analisi critica della città come luogo del conflitto. La rassegna vuole rendere visibile tutto ciò, creando una piattaforma fuori dal contesto museale.
Contemporary city è una ricerca in progress, progettata come rassegna itinerante e definita come un laboratorio. Ogni sede è completamente diversa e la rassegna è vista come una possibilità per adattarsi alle circostanze locali. Una rassegna intesa come spazio performativo nella Città, essenzialmente presentata come una zona autonoma temporanea, piuttosto difficile da allestire, dove tutti quelli che partecipano e sono invitati ad intervenire, aggiungono un qualcosa, in una sorta di promemoria collettivo. In generale la rassegna si arricchirà grazie alle coincidenze, e sarà concepita come una rete, basata sul tempo, in luoghi limitati e zone mobili o sconfinate, una sequenza temporale che non si muove esclusivamente all’interno di un museo ma è dislocata in tutta la città e nel territorio circostante.
La dipendenza dal cambiamento, per la città contemporanea, è particolarmente importante, il tempo è l’elemento chiave, il tempo è la chiave, non solo nella elaborazione e presentazione delle idee, ma grazie al consumo reale di idee e immagini nel tempo, ne consegue che il valore reale del fare è una sorta di immediatezza, una consapevolezza del tempo che non è il corri e fuggi.
Una città che non cambia e non si riproduce è una città morta.
Una rassegna basata su attività, cambiamenti e connettività, che si caratterizza come un progetto di ricombinazione, che introduce al remix e al mash-up, favorisce un’arte della postproduzione, e si prefigge la creazione di spazi, nell’ ipotesi che si possa allargare il dominio della coscienza o dell’esperienza rispetto a spazi fisici e psichici che non sono stati ancora esplorati o considerati praticabili.
Non solo spazi che rivendicano la permanenza, ma per la maggior parte spazi non-permanenti. Opere collocate in contesti di vita reale, dove la separazione tra arte e vita in questa occasione è momentaneamente sospesa, nel tentativo di scardinare la divisione tra luoghi importanti e non-importanti : d’un tratto la periferia diventa centro.
L’idea che la rassegna non riguardi la città come rappresentazione, ma come spazio performativo, ci riporta alla nozione di caos, ma anche a quella di permanenza e instabilità.
talk
Palazzo d’Arnolfo
Piazza Cavour, 1
02 dicembre 2011 ore 17.00
Arte contemporanea e creazione di valore: l’efficacia di uno scambio fra globale e locale
Conferenza a cura della Prof.ssa Federica Codignola
Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali
Università degli studi di Milano – Bicocca
Palazzo d’Arnolfo
Piazza Cavour, 1
12 gennaio 2012 ore 17.00
in collaborazione con la Biblioteca Comunale Masaccio
Manifesto per la felicità. Come passare dalla società del ben-avere a quella del ben-essere
Conferenza a cura del Prof. Stefano Bartolini
Docente di Economia politica e sociale
Università degli studi di Siena
Open studios
Come lavora un artista?
Quanto lo studio ci racconta le pratiche di lavoro dell’artista, e viceversa quanto l’artista può dire e comunicare all’interno del suo studio? Una possibilità di scoprire i luoghi dell’arte contemporanea attraverso le visite agli studi di alcuni artisti che vivono e operano nel Valdarno. Luoghi di lavoro privati e altrimenti inaccessibili si prestano ad accogliere quanti vogliano avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea, attraverso la conoscenza diretta dei suoi protagonisti, scelti tra diverse generazioni di artisti.
Sergio Traquandi
Visita allo studio e conversazione con l’artista
Villa Barberino
a cura di Andrea Rauch
Meleto – Cavriglia (Ar)
domenica 18 dicembre 2011 ore 15.00
Wolfgang Kliege
Helios_Elias, 2011
Visita guidata all’opera e conversazione con l’artista
Villa Barberino – Salone dell’allocco
Meleto – Cavriglia (Ar)
domenica 18 dicembre 2011 ore 16.00
Janet Mullarney
Visita allo studio e conversazione con l’artista a irish coffee break to enjoy an intimate dimension the work of irish contemporary artist
Via Poggi, 40 – Castelfranco di Sopra (Ar)
Sabato 7 gennaio 2012 ore 15
Lucia Baldini
Visita allo studio e conversazione con l’artista
Corso Italia, 74 – San Giovanni Valdarno
Domenica 22 gennaio 2012 ore 17.00
prenotazioni: Pro Loco tel. 055 943748
(da lunedi a venerdi ore 9.30 – 12.30 / 15.30 18.30)
Exibitions
ZIG-ZAG
Opere della collezione comunale d’arte contemporanea nel cuore della città
San Giovanni Valdarno
17 dicembre 2011 – 22 gennaio 2012
Inaugurazione sabato 17 dicembre ore 17.30 – Casa Masaccio
Casa Masaccio / Casa Giovanni Mannozzi/ Palazzo D’Arnolfo
Domestica / Caffe’ Fiorenza / Bar Martini / MF Hair / Reporter Viaggi / Follie / Orolo’ / Pasticceria Semplici Alessandro / Calzature Maurizio / Shopping Time / Massi Calzature
Villa Barberino, Sala dell’Allocco ( Meleto–Cavriglia)
Fernando Farulli, Remo Gardeschi, Alfredo Cappellini, Enzo Faraoni, Piero Guccione, Piero Plescan, Livio Della Ragione, Giangiacomo Spadari, Aldo Turchiaro, Antonio Armidelli, Carlo Posfortunati, Walter Fusi, Piero Leddi, Sirio Midollini, Alberto Cavallari, Sergio Scatizzi, Renato Guttuso, Leonardo Papasogli, Antonio Bueno, Venturino Venturi, Riccardo Guarnieri, Francesco Guerrieri, Rinaldo Frank Burattin, Alighiero Boetti, Giovanni Anselmo, Alberto Moretti, Carlo Cioni, Roberto Barni, Marco Fidolini, Jules Maidoff, Emilio Carvelli, Mario Callossi, Renato Bittoni, Nicola Pagallo, Giuliano Azzoni, Aziz Fuad, Gregg Wayatt, Paddy Campbell, Mauro Capitani, Bruni Sandra, Luca Alinari, Lou Tissen, Renzo Gerbino, Pasquale Prencipe, Alberto Garutti, Mario Airò, Massimo Bartolini, Marcello Maloberti, John Murphy, Avis Newman, Lucia Baldini, Nada Cingolani, Mauro Staccioli, Sergio Traquandi, Janet Mullarney, Walter Malandrini, Luca Brandi, Furio Castellucci, Marco Bolognesi, Gian Marco Montesano, Manuela Mancioppi, Giovanni Ozzola, Antonio Rovaldi, Maitree Siriboon, Francescaes, Carolina Saquel, Marinella Senatore, Robert Pettena, Paolo Meoni, Rendel Simonti, Wolfgang Kliege.
a cura di casa masaccio arte contemporanea
La storia di questa collezione si profila come un’attenzione che ruota fin dall’inizio intorno ad una speciale, precoce sensibilità ai fatti dell’arte, manifestata dalla città e che già nel corso degli anni Sessanta accreditava San Giovanni Valdarno come centro di iniziativa artistica pienamente calato nel contemporaneo, di cui rifletteva con dovizia fermenti , contraddizioni, utopie. In tale quadro si inscrive, del resto, la breve ma intensa storia del “Premio Masaccio” bruscamente interrotta alla sua sesta edizione – e forse non casualmente- del 1968: un concorso estemporaneo che diventa un crocevia di personalità ed esperienze che di lì a poco avrebbero indelebilmente marcato tutta l’arte a venire. Basta ricordare solo alcuni nomi – Paolini, Anselmo, Boetti, Kounellis, Zorio, Nespolo, Moretti, Nigro, Farulli, Nannucci, Guarneri, Scatizzi per rendersi conto come i “Premi Masaccio” abbiano saputo documentare i sommovimenti di una tra le stagioni più fervide dell’arte italiana del dopoguerra. In anni più vicini a noi, l’attenzione verso le arti visive e la contemporaneità ha maturato nuove determinazioni che hanno condotto gradualmente Casa Masaccio ad attestarsi come spazio espositivo di alto profilo, capace di inserirsi a pieno titolo nel sistema internazionale dell’arte contemporanea. Queste sommariamente le tappe di quel percorso istituzionale e culturale che hanno presieduto alla formazione della Collezione comunale d’arte moderna e contemporanea. Le opere presenti in collezione, infatti, appartengono in parte, alle acquisizioni degli assegnatari dei “ Premi Masaccio” dal 1963 al 1968 e in parte da donazioni, a testimonianza dell’attività svolta in Casa Masaccio dagli anni ‘80 ad oggi, di un nutrito gruppo di opere donate dai vari artisti che hanno esposto in Casa Masaccio.
In questa occasione sarà presentata un’ampia selezione delle opere dagli anni ’60 ad oggi che saranno esposte in alcuni palazzi storici, Casa Masaccio, Casa Giovanni Mannozzi, palazzo d’Arnolfo e in alcuni spazi commerciali nel tessuto urbano della città, in una mostra dal titolo “ZIG-ZAG”. Opere della collezione comunale d’arte contemporanea nel cuore della città. Un titolo preso a prestito da una delle opere presenti in collezione di Alighiero Boetti, un omaggio ad uno dei protagonisti dell’arte povera, movimento che viene celebrato quest’ anno con una rassegna antologica curata da Germano Celant, “Arte Povera 2011”, presentata in diverse città ed istituzioni italiane.
La linea guida sarà quella della divisione in sezioni dell’esposizione della collezione, un primo nucleo legato al Premio Masaccio, essenzialmente pittorico, le cui tematiche sono collegate alla vocazione mineraria, all’industria ed al paesaggio saranno esposte in Casa Giovanni da San Giovanni insieme ad alcune recenti sculture donate alla collezione, da Gregg Wayatt, Paddy Campbell e Sergio Traquandi e al progetto definitivo d’ installazione permanente delle “ruote” di Mauro Staccioli. Sempre in Casa Giovanni da San Giovanni saranno esposte le opere provenienti principalmente dall’attività di Casa Masaccio tra gli anni ottanta e novanta.
Un secondo gruppo di opere della collezione, sarà visibile in Casa Masaccio, e comprenderà alcune opere storiche della collezione, dedicate all’arte povera (Alighiero Boetti e Giovanni Anselmo) e all’arte concettuale. Sempre negli spazi della galleria saranno ospitate le recenti acquisizioni, tra cui opere di Giovanni Ozzola, Janet Mullarney, Antonio Rovaldi, Maitree Siriboon, Marco Bolognesi, Robert Pettena, Gian Marco Montesano, Francescaes e un significativo gruppo di lavori, site-specific, di Alberto Garutti, Mario Airò e Massimo Bartolini. Al piano terra di Casa Masaccio una mini personale di Venturino Venturi che presenterà un piccolo nucleo di opere dell’artista presenti in collezione.
Un terzo nucleo, essenzialmente opere video che sono state acquisite recentemente in collezione , saranno visibili negli spazi di Palazzo d’Arnolfo, tra cui opere di Carolina Saquel, Paolo Meoni, Marinella Senatore, Mitsunori Kimura. Sempre nel Palazzo saranno presentati alcuni documenti video realizzati in occasione di alcuni cantieri d’arte promossi da Casa Masaccio negli ultimi anni: Le isole del tesoro, La Città (in)Visibile. Vivere insieme nella città diffusa del Valdarno, Cantiere video-arte. Narrazione e convenienze del video, The Perspective of a Blind Eye / La prospettiva di un occhio cieco.
FILE ALLEGATI: MANIFESTO “ZIG-ZAG” ›
FILE ALLEGATI: CATALOGO GENERALE MOSTRA ›
ORARI MOSTRA:
Casa Masaccio 15:00-19:00 Festivi 10:00-12:00 15:00-19:00 lunedì chiuso
Domestica / Caffè Fiorenza / Bar Martini / MF Hair / Reporter Viaggi / Follie / Orolo’ / Pasticceria Semplici Alessandro / Calzature Maurizio / Shopping Time / Massi Calzature
feriali e aperture festive 17- 19
Villa Barberino, Sala dell’Allocco (Meleto–Cavriglia)
sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00
da martedi al venerdi – dalle ore 10.00 alle 18.00 su prenotazione
tel. 055 961321 mobile 339 7586013
INGRESSO: gratuito
casa masaccio / centro per l’arte contemporanea
52027 San Giovanni Valdarno
Corso Italia, 83
Tel. 055 9126283
casamasaccio@comunesgv.it
www.casamasaccio.it