ON GOING ON LINE

EXPANDED REALITY #9 | ARISTOCRATICA | OCCHIOMAGICO

Cinzia Ruggeri
…per non restare immobili

a cura di Rita Selvaggio

«Matia 1) perché è un mio soprannome. Bazar perché abbiamo sempre voluto fare tutto da noi, dalle canzoni agli arrangiamenti, ai testi, all’organizzazione delle tournée per cui è un bazar il nostro, in tutti i sensi.»

(Antonella Ruggiero in un’intervista per la RSI, 1981)

1. (dal genovese matan- Mattëia s.f. mattia, mattezza, insania, pazzia, demenza, follia, ecc.: cose, azioni, parole da matto».)

Mi telefonò Carlo Marrale, chitarrista e compositore dei Matia Bazar, per chiedermi un incontro; era stato colpito da alcune mie fotografie pubblicate su riviste di vario genere ed essendo appassionato di tale Arte volle incontrarmi.

Durante la riunione si decise di progettare un percorso per il gruppo musicale che prevedeva di coordinare copertina del disco, abbigliamento, video clip e concerto.

Come d’uso in quegli anni coinvolsi vari artisti, prima di tutto Cinzia Ruggeri con cui collaboravo intensamente, Alchimia (Alessandro Guerriero) e Metamorphosi (Marco Poma).

Il risultato fu la sovrapposizione di linguaggi e visioni parallele che tendevano verso un unico modo di rielaborare la realtà proponendo scenari iperdecorati.

La Cover di Aristocratica vuole essere un Manifesto delle teorie degli attori coinvolti: Cinzia con l’abito “Homage to Lévi- Strauss”, Alchimia con i progetti “Per un Design Radicale”, Occhiomagico con l’intenzione di ricreare una realtà fotografica senza bisogno di averla davanti all’obiettivo. Il disegno in primo piano è un graffio sulla pellicola originale (uno sberleffo alla realtà oggettiva) riproduce un disegno di Nazca ( L’eredità dell’Uomo).

I Matia Bazar si mostrarono entusiasti del lavoro e decisero di affidarsi a Cinzia Ruggeri per gli outfit da indossare in tutte le occasioni che seguirono la promozione del disco.


Giancarlo Maiocchi (alias OCCHIOMAGICO) Fotografo e Artista, opera dal 1972 a Milano nelle aree della Comunicazione e dell’Arte. Ha lavorato nell’Advertising e nella Moda. Dal 1978 espone in Italia ed all’estero nell’ambito della ricerca artistica. Racconta di paesaggi progettati, di oggetti immaginati, di abiti di là da venire. La Fotografia rappresenta in maniera verosimile il progetto e non l’oggetto. Dal 1990 collabora con IED e Ist. Ita. di Fotografia come docente di Progettazione dell’Immagine.

Progetto realizzato nell’ambito di Toscanaincontemporanea2020 

«Matia 1) because it’s my nickname. Bazar because we’ve always wanted to do everything ourselves, from the songs to the arrangements, the lyrics and the organization of the tours, so that ours is a bazaar in every sense.»

(Antonella Ruggiero in an interview broadcast on the RSI, 1981)

1. (from the Genoese matan – Mattëia fem. noun: madness, insanity, craziness, lunacy, folly, etc.: crazy things, actions, words.’)

Carlo Marrale, guitarist and composer of the band Matia Bazar, called to ask me for a meeting. He had been struck by some of my photographs published in magazines of various kinds and being a lover of that Art wanted to meet me.

At our meeting we decided to plot a course for the music group that would allow them to coordinate record sleeve, dress, video clip and concert.

As was customary in those years I involved various artists, first of all Cinzia Ruggeri, with whom I used to collaborate extensively, and then Alchimia (Alessandro Guerriero) and Metamorphosi (Marco Poma).

The result was the superimposition of parallel languages and visions that tended towards a single mode of reworking reality by proposing hyper-decorated scenarios.

The Cover of Aristocratica was supposed to be a Manifesto of the theories of the people involved: Cinzia with the dress ‘Homage to Lévi-Strauss’, Alchimia with the projects ‘For a Radical Design’, Occhiomagico with the intention of recreating a photographic reality without any need to have it in front of the lens. The pattern in the foreground was scratched onto the original film (thumbing the nose at objective reality) and reproduces one of the Nazca Lines (The heritage of Humankind).

Matia Bazar were delighted with the work and decided to turn to Cinzia Ruggeri for the outfits to be worn on all the occasions connected with the promotion of the record.


Giancarlo Maiocchi (aka OCCHIOMAGICO) A photographer and artist, he has been working in the fields of communication and art in Milan since 1972. He has also worked in advertising and fashion. The results of his artistic research have been exhibited in Italy and abroad since 1978. He focuses on planned landscapes, imagined objects, clothing that is yet to come. His photography represents in a realistic way the project and not the object. Since 1990 he has taught Image Design at the IED (Istituto Europeo di Design) and IIF (Istituto Italiano di Fotografia).

Project carried out as part of the initiative Toscanaincontemporanea2020.

Ringraziamenti / Acknowlegments:

Angus Fiori (Archivio Cinzia Ruggeri, Milano)
Aldo Lanzini
Federico Vavassori e Laura Salvo (Galleria Federico Vavassori, Milano)
Emanuela Campoli (Campoli Presti, Parigi/Londra)
Francesca Pia (Galerie Francesca Pia, Zurigo)
Benedetta Pesci e Michele Stacchini (Poltrona Frau S.p.a.)
Fredi Fischli, Niels Olsen, Valentina Enhimb, gta Exhibitions, ETH Zurigo
Georg Brintrup
Anna Battista
Mariuccia Casadio
Elena Fava
Tiziana Paini

Al fine di poter garantire lo svolgimento etico dell’evento nel rispetto della normativa vigente relativa l’emergenza Covid-19, si richiede la gentile prenotazione per accedere all’opening di sabato 12 settembre e/o per le visite successive.

Fasce orarie:
18.30 – 19.00 | 19.00 – 19.30 | 19.30 – 20.00

I visitatori saranno divisi in gruppi, si prega quindi di indicare l’orario prescelto per la visita attraverso la Vs mail di risposta e prenotazione.
Vi ringraziamo per la Vs collaborazione.

Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea
Corso Italia 83, 52027 – San Giovanni Valdarno
Tel. 055 9126283
casamasaccio@comunesgv.it

Precedente

EXPANDED REALITY #8 | L'elefante scoppiato (1989) | Ugo La Pietra

Successivo

JEAN-MARIE STRAUB E
DANIÈLE HUILLET
Film e loro siti