Spostamenti / shifts
Il tema del progetto “spostamenti”, verte sull’esperienza contemporanea della dislocazione, sia nei suoi connotati psicologici e sociali di estraniazione e alienazione, sia nelle accezioni di spostamento fisico, ma anche come cambiamento in generale. Al centro, il ruolo dell’artista, perfetto dilettante, come “agente” dello “spostamento”, attore di movimenti e di passaggi di idee nelle comunità e la messa in discussione (o meglio in vibrazione) degli spazi, come confini all’interno dei quali si svilupperà il progetto. Confini spaziali, relazionali, psicologici, linguistici, tecnici. Lo “spostamento” determinato da quelle vibrazioni potrà essere centrifugo, e andare verso l’altro (la comunità, il foro) oppure centripeto, e andare verso il sé (il pensiero, l’immaginario). La compresenza reciprocamente trasparente dei due sguardi, quello che va fuori e quello che va dentro, è inevitabile nella ricerca artistica e nella determinazione di una poetica legata all’uso ed in rapporto agli spazi, fisici, mentali e di sistema. “Spostamenti”, oltre a porsi una serie di interrogativi: quali rapporti intrattiene l’arte con la società, la storia, la cultura? Da dove proviene la nostra ossessione per l’interattività? Dopo la società dei consumi e l’era della comunicazione l’arte contribuisce ancora alle emergenze di una società razionale? In che modo l’arte resiste all’omologazione imperante?, si caratterizza come un progetto di ricombinazione, che introduce al remix e al mash-up, favorisce un’arte della postproduzione, e si prefigge la creazione di spazi, nell’ ipotesi che si possa allargare il dominio della coscienza o dell’esperienza rispetto a spazi fisici, psichici o di sistema che non sono stati ancora esplorati o considerati praticabili.
Il progetto “spostamenti”, oltre a presentare pratiche artistiche e curatoriali ormai consolidate e modelli di dispositivi “utopici”, finalizzati alla valorizzazione dell’arte e della cultura contemporanea, alla creazione e al consolidamento della rete per le culture della contemporaneità, propone esperienze riconducibili all’arte pubblica, all’arte relazionale e all’arte sociale. Le realtà e i luoghi che saranno interessati dal progetto sono intesi come spazi aperti alla ricerca, alla sperimentazione e a nuove possibilità sistemiche e di rete. Le stimolazioni innescate dalla curiosità, dal dubbio, dal confronto continuo e dal dibattito critico sono gli strumenti che qui vengono proposti. Il progetto “spostamenti” nel suo complesso è inteso come l’insieme di molti strati, ognuno dei quali si sviluppa con velocità, momenti e luoghi diversi, sul territorio.
“L’arte potrebbe essere così concepita
come la disciplina
che ha al suo centro la pratica dello
spostamento
dello sguardo
nel luogo dell’altro”
(C. Pietroiusti)
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