Identità
A cura di Casa Masaccio arte contemporanea in collaborazione con Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart e Accademia di Belle Arti di Firenze
Inaugurazione sabato 19 dicembre ore 18:30
Albien Alushaj, Christoph Binder, Natalie Brehmer-Baumgartner, Ines Cui, Arbër Elezi, Stephan Gross, Stephanie Herrmann, Liu Jialiang, Marlene Kehle, Irene Lupi, Aischa Mattes, Luca Mauceri, Julia Nguyen, Hafid Ouabdi, Dominik Schnaberlrauch, Yannick Stechmeyer, Maggie Truong, Alina Wenzler, Jonida Xherri, Cai Yingfei, Tina Zeltwanger
Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea in collaborazione con Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart e Accademia di Belle Arti di Firenze presentano Identità, evento espositivo conclusivo dell’omonimo progetto di residenza che ha coinvolto gli studenti delle due accademie ed alcuni giovani artisti.
L’affermazione di una propria identità e i mutamenti che essa subisce a seguito dell’inserimento in un più vasto sistema socio-politico-culturale, sono stati alla base di un attento processo di studio della realtà italiana, tedesca ed in generale europea attualizzato tramite un costante incontro con la comunità di San Giovanni Valdarno. Sotto la lente dei partecipanti alla residenza è stato posto il concetto di Europa e la reale possibilità di attuazione di un organismo che veda tutte le diverse identità nazionali mischiarsi senza perdere la propria specificità. Per poter dare maggiore prospettiva al progetto è stato ospitato un workshop dell’artista tedesco Thorsten Zwinger e sono stati invitati ad intervenire artisti di provenienza diversa (albanese, cinese, marocchina), che con la loro differente cultura e loro esperienze personali hanno saputo dare impulsi e stimoli alla riflessione.
L’attenzione è stata focalizzata sul territorio ospitante il “Valdarno”, preso come caso-studio in virtù delle sue peculiarità storiche, sociali, economiche e culturali, che hanno favorito un fecondo dialogo sul tema portante della residenza ovvero l’identità, tematica che rimanda da una parte al modo in cui l’individuo considera e costruisce sé stesso e dall’altra al suo ruolo nell’ambito delle comunità in cui vive, proponendosi di rispondere a delle domande sul futuro delle giovani generazioni in Italia e in Europa. Gli abitanti di San Giovanni Valdarno sono stati chiamati a dare il loro contributo e a partecipare a questa ricognizione con interviste, performances e laboratori che hanno coinvolto anche le scuole cittadine come la 2B dell’Istituto Comprensivo “Masaccio”.
I giovani artisti e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze hanno utilizzato differenti tecniche e metodologie per rappresentare le loro riflessioni sul concetto di identità: alcuni hanno riflettuto sull’influsso dei media nella nostra società, come nel caso Arbër Elezi, altri hanno utilizzato differenti tecniche per mistificare la realtà e analizzare come solo l’annullamento dell’identità possa portare ad una convivenza pacifica (Eurolit, Irene Lupi). Non mancano le opere di arte partecipata come Tappeto Mediterraneo, fatto di 365 piastrelle ceramiche colorate, di Jonida Xherri che nell’ambito della sua partecipazione ha esteso l’invito al progetto a Hafid Ouabdi, migrante marocchino residente da alcuni anni a San Giovanni Valdarno, che nel display mostrerà i suoi disegni caricaturali in cui l’attualità viene riletta secondo la sua personale sensibilità. Le performances di Cai Yingfei e il video di Ines Cui lavorano attraverso l’utilizzo di simboli e situazioni che mettono in luce le dinamiche della nostra realtà sociale, mentre Liu Jialiang parte da una rilettura della cultura cinese per realizzare sculture e piccoli oggetti che da un lato si avvicinano al gioco, dall’altra mettono in scena le difficoltà della convivenza. La costante rappresentazione della figura umana delle opere nate nella residenza continua anche con Albien Alushaij, che per la realizzazione del suo video ha invitato le persone a condividere un gioco della sua infanzia per lo più sconosciuto ai giovani italiani della sua generazione mettendo in scena differenze culturali difficilmente immaginabili, e Luca Mauceri che ha declinato l’utilizzo dell’argilla, suo materiale d’elezione, in una installazione che rilegge i concetti di confine, libertà e cultura tramite la giustapposizione di una mappa dell’Europa e una performance messa in atto dagli artisti, visti come anticipatori delle modalità di relazione che caratterizzano la società odierna.
Gli allievi della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart, autori del progetto di comunicazione grafica, hanno lavorato in maniera collegiale e si sono concentrati maggiormente sulle singole storie personali tentando di tracciare, attraverso immagini e parole, il racconto di una comunità.
La residenza, che si è tenuta dal 2 al 22 novembre, si è sviluppata attraverso un confronto-incontro tra i differenti punti di vista dei partecipanti e l’uso di diversi media espressivi e compositivi scelti dai giovani artisti e designer. La scottante attualità dei temi affrontati, quali i recenti fatti di Parigi e la questione dei migranti, hanno fatto della residenza un momento di indagine non solo per per ispirare alla produzione di opere e manufatti dal carattere puramente estetico ma anche attivare una consapevolezza sociale e civile. Nel display si palesa la variegata composizione di opinioni e utopie che hanno caratterizzato le discussioni portate avanti durante i momenti di vita comune e gli scambi con le persone: risulta chiaro come parlare di identità, in una società massificata, non sia un esercizio di facile espletamento. Non pare dunque un caso che molte produzioni dei giovani artisti mettano in campo l’esercizio del gioco, che con le sue regole e la componente ludica appare un giusto contraltare per la rappresentazione del nostro contesto sociale e per tracciare le prospettive future.
Con Identità Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea in collaborazione con Staatliche Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda e Accademia di Belle Arti di Firenze prosegue il programma Casa Masaccio in residence, un progetto di residenze di artisti tra memoria e contemporaneità che mira alla creazione di una piattaforma permanente di residenze per la mobilità degli artisti sia nazionali che internazionali e che fa dell’arte lo strumento per capire il presente e le sue trasformazioni, e che in questa occasione pone il suo sguardo anche sulle pratiche didattiche e sul rapporto in ambito internazionale tra istituzioni di formazione artistica.
Iniziativa realizzata con la collaborazione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, nell’ambito del progetto regionale: “Cantiere Toscana Contemporanea”.
Ingresso gratuito | Orari: feriali 15-19, festivi 10-12 / 15-19
Casa Masaccio
Centro per l’Arte Contemporanea
Corso Italia, 83 – San Giovanni Valdarno (Arezzo)
Tel. 055 9126283
casamasaccio@comunesgv.it